Nel dettaglio, la sexsomnia è
un disturbo del sonno che colpisce coloro che, mentre sono sonnambuli, hanno
dei rapporti sessuali e poi il giorno dopo non si ricordano più nulla.
Quello
legato alla sexsomnia è un disturbo che può colpire gli uomini come le donne
dopo un rapporto sessuale tra marito e moglie ed anche quando si hanno rapporti
sessuali legati a conoscenze ed amicizie occasionali.
Non ci sono numeri certi
ed ufficiali sulla sexsomnia, ma si stima che a soffrirne nel mondo sia un migliaio
di persone. Le incertezze legate ai numeri, in particolare, sono legate al
fatto che la consapevolezza delle persone che sono affette da sexsomnia emerge
solo quando è il partner a dir loro che il giorno prima c'è stato tra la coppia
un rapporto sessuale.
Nel 2003
furono Shapiro, Trajanovic e Fedoroff a coniare presso l'Università di Toronto
il termine sexsomnia che spesso in italiano viene tradotto con il termine di
sessuosonnia oppure di sessosonnia.
E questo dopo che fu pubblicato uno studio
finalizzato ad indicare ed a descrivere, nelle fasi del sonno ad onde lente,
l'insieme dei comportamenti che si possono manifestare a livello sessuale ed
erotico.
In
particolare, stando agli studi effettuati, la sexsomnia interesserebbe la fase
non-Rem del sonno, e rientrerebbe nella categoria delle parasonnie attivando in
una condizione tipica del sonnambulismo dei sistemi fisiologici che, in realtà
e normalmente, dovrebbero essere invece attivi nella fase di veglia.
Chi soffre
di sexsomnia il giorno dopo poi non si ricorda d'aver fatto l'amore in quanto,
a causa di amnesia sessuale, non riesce a ad avere memoria di tutto ciò che è
accaduto.
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